La produzione di olio d’oliva è concentrata soprattutto nei paesi del bacino del mediterraneo. I principali paesi produttori nella comunità europea sono in ordine: Spagna, Italia, Grecia e Portogallo; seguono con produzioni minori: Francia e paesi balcanici; In Africa si segnalano per lo più Algeria, Marocco, Tunisia. In Asia si segnalano: Turchia, Siria, Cipro, Israele, Giordania. Tra i paesi emergenti in questa coltura vanno evidenziati soprattutto Argentina, Cile, Australia.
Stato | N. Olivi |
---|---|
Spagna | 180.000.000 |
Italia | 150.000.000 |
Grecia | 130.000.000 |
Turchia | 100.000.000 |
Tunisia | 70.000.000 |
Portogallo | 50.000.000 |
Marocco | 35.000.000 |
Riguardo al consumo la comunità europea assorbe circa il 70%. Sono i greci (20 kg di consumo pro-capite) e i portoghesi i più grossi consumatori. Seguono con consumi minori i tunisini, i marocchini, gli algerini i turchi ecc.. Sono comunque in aumento negli Stati Uniti, in Giappone, in Canada, in sud Africa. Infatti le importazioni in questi paesi sono sensibilmente aumentate.
L’olivicoltura italiana è diffusa principalmente nelle regioni meridionali e insulari dove si realizza circa l’80% della produzione.
Le regioni più interessate alla coltivazione dell’olivo sono in ordine: la Puglia (con circa 60 milioni di olivi), la Calabria, la Sicilia; seguono con produzioni inferiori la Campania, il Lazio, l’Abruzzo, la Toscana, la Sardegna.
Ci sono circa 6.000 frantoi ubicati per il 50% in Puglia e Calabria. Di questi più del 50% utilizzano il ciclo continuo; quasi tutta la restante parte utilizza il metodo di estrazione classico.
Regione | Superficie coltivata (ha) |
Produzione olio |
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Puglia | 32% | 38% |
Calabria | 15% | 19% |
Sicilia | 13% | 10% |
Campania | 6% | 8% |
Altri | 34% | 25% |